La situazione alla Fimer ha colpito duramente i dipendenti, con la notizia che ben 55 di loro dovranno essere licenziati su un totale di 65. La vertenza dell’azienda, specializzata in inverter e colonnine elettriche, è in crisi dal 2021 e sembra che il destino del sito brianzolo sia la chiusura. I commissari nominati dal tribunale hanno dovuto prendere questa decisione drastica a causa della situazione precaria dell’azienda, che non possiede il terreno su cui sorge lo stabilimento e ha molti macchinari in leasing.

I sindacalisti della Fiom-Cgil Brianza e della Fim-Cisl stanno cercando di trovare una soluzione per tutelare l’occupazione dei dipendenti rimasti, ma la strada sembra difficile. La possibilità di salvare la fabbrica di Terranuova Bracciolini, con i suoi 240 dipendenti, sembra essere l’unica via d’uscita. Tuttavia, i lavoratori di Vimercate dovrebbero trasferirsi in Valdarno per poter continuare a lavorare, una soluzione complicata per molti per via dell’età e delle abitudini di vita consolidate.

Le trattative per la vendita del gruppo a grossi nomi come Greybull-McLaren erano già fallite in passato e ora la situazione è tornata al punto di partenza con la dichiarazione di insolvenza da parte dei giudici del Tribunale di Milano. Il personale si è ridotto drasticamente nel corso degli anni, passando da 180 lavoratori a una manciata. La Fimer, che era un tempo leader nel suo settore, si trova ora in una situazione difficile che ha portato alla decisione di chiudere lo stabilimento brianzolo. Una situazione che fa male a tutti coloro che hanno visto l’azienda passare dai piani di espansione alla crisi attuale.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui