Liberare un disabile dall’incubo dell’estorsione è stato il compito degli agenti di polizia di Monza. Tre giovani uomini tunisini e una donna sono stati arrestati lo scorso luglio per aver occupato la casa di un disabile, sottraendogli la pensione e persino il cibo. La donna, nota come la ‘ragazza unicorno’ per il suo abbigliamento particolare, verrà giudicata venerdì al Tribunale di Monza insieme agli altri tre imputati. Negano le accuse, chiedendo un processo abbreviato condizionato all’ascolto dell’amministratore di sostegno della presunta vittima.

La vicenda è iniziata quando il disabile ha chiamato la polizia per segnalare la presenza di persone che avevano occupato il suo appartamento e nascosto droga per la vendita. Gli agenti hanno fatto irruzione nell’appartamento, bloccando i quattro presenti. Durante l’intervento, uno dei soggetti ha cercato di fuggire e un altro ha cercato di disfarsi della droga spargendola per l’abitazione.

Dopo la perquisizione, è emerso che l’appartamento era utilizzato come centrale di spaccio. Le quattro persone fermate, con precedenti per reati legati agli stupefacenti e alla persona, sono ora in libertà con l’obbligo di firma. Negano di aver approfittato della fragilità e della dipendenza della vittima, sostenendo di non avergli venduto droga ma di averlo aiutato in passato. La verità verrà chiarita durante il processo che si terrà venerdì.

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