Due politici locali, l’ex consigliere in Loggia di Fratelli d’Italia Giovanni Acri e l’ex assessore leghista di Castel Mella Mauro Galeazzi, sono stati arrestati nell’ambito di un’inchiesta legata alla ‘ndrangheta. L’operazione, coordinata dalla Procura e condotta da Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, ha portato a 33 misure cautelari e 29 arresti.
Giovanni Acri, medico di professione, è accusato di concorso esterno al sodalizio mafioso legato alla famiglia Tripodi. Sotto il profilo clinico, si è messo a disposizione del clan per dare una mano. Mauro Galeazzi, esponente leghista, è stato arrestato per scambio elettorale politico mafioso.
L’inchiesta ha evidenziato la vicinanza tra Acri e i Tripodi, confermata dall’estrema disponibilità del medico alle richieste del clan. In particolare, Acri avrebbe chiesto e ottenuto aiuto dai Tripodi per aprire un centro migranti nel reggino, dimostrando piena consapevolezza delle dinamiche criminali del sodalizio.
Anche Mauro Galeazzi è stato coinvolto in un accordo con i Tripodi in vista delle elezioni comunali di Castel Mella. Il politico leghista avrebbe cercato di ottenere vantaggi economici attraverso appalti e altri servizi pubblici, in cambio di voti.
Inoltre, suor Anna Donelli, cremonese di casa a Milano, è finita ai domiciliari per essere stata il punto di incontro tra i detenuti e i Tripodi, veicolando messaggi e comunicazioni tra loro.
Complessivamente, sono state disposte 33 misure cautelari, di cui 19 in carcere e 14 ai domiciliari. L’inchiesta ha rivelato un sodalizio criminale legato alla ‘ndrangheta, caratterizzato da estrema pericolosità e violenza, con attività illecite come estorsioni, usure, ricettazione e traffico di droga.
L’arresto di questi politici locali evidenzia la presenza e l’infiltrazione della criminalità organizzata nella politica e nelle istituzioni, sottolineando la necessità di combattere con determinazione la corruzione e il malaffare.
