Paolo Pillitteri era un personaggio emblematico della Milano degli anni ’80, durante la cosiddetta “Milano da bere” di Bettino Craxi. Come sindaco socialista, ha suscitato molte controversie e ha affrontato numerose battaglie politiche. Ricordo ancora le sue dichiarazioni sull’inesistenza della mafia a Milano e le querelle per diffamazione riguardanti gli affitti a prezzi irrisori di proprietà comunale. Ma non posso dimenticare le interviste in bicicletta o a nuoto, le zuffe verbali con i tranvieri in sciopero e le ironie sulle lunghe crisi con gli alleati.
Era un personaggio controverso, ma ammiravo la sua ironia e il suo modo di affrontare le situazioni. Ora che è morto, ci chiediamo se debba essere rimpianto o se sia meglio lasciarlo andare. Personalmente, penso che ognuno debba tenersi i propri ricordi e lasciare ai giudici il compito di valutare il suo operato. Paolo Pillitteri, sindaco socialista di Milano, ci ha lasciato un’eredità complessa e contraddittoria, ma sicuramente degna di essere ricordata.

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