La questione dell’incompatibilità di Matteo Sabba, consigliere comunale e assessore a Busto Arsizio, sollevata dall’opposizione, ha portato il sindaco Emanuele Antonelli a dover rispondere a cinque interrogazioni dettagliate.
Il sindaco ha ammesso una mancanza di comunicazione da parte di Sabba riguardo alle dimissioni non ratificate dall’Associazione BB 3.0 e al suo ruolo di amministratore nella società Caravan. Non sono stati effettuati controlli di compatibilità durante il passaggio di gestione del chiosco-bar tra le due entità.
Il Consiglio Comunale aveva approvato la rimozione delle cause di incompatibilità, ma recenti verifiche mostrano che Sabba risulta ancora presidente dell’Associazione BB 3.0. La responsabilità di formalizzare le dimissioni spetta all’Associazione.
Non sono state individuate responsabilità per la mancata formalizzazione delle dimissioni e non vengono effettuate verifiche d’ufficio sull’incompatibilità durante il mandato, a meno che il consigliere non comunichi variazioni della propria situazione giuridica.
Il Consiglio non è stato informato prima della nomina ad assessore di Sabba poiché al momento della nomina aveva già ceduto le quote in Caravan. Il sindaco ha riconosciuto una mancanza di comunicazione da parte di Sabba, attribuendo l’errore a una sottovalutazione della situazione.
Il caso Sabba continua a dividere, sollevando domande sulla trasparenza amministrativa e sull’efficacia dei controlli interni.