Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comune di Seregno sostenendo che la destinazione dell’immobile come centro islamico non costituisce una violazione delle norme urbanistiche in vigore. Inoltre, ha sottolineato che la presenza di adulti e bambini all’interno del centro non costituisce un uso improprio dell’immobile, ma piuttosto una manifestazione della libertà di culto garantita dalla Costituzione italiana.
Questa sentenza rappresenta un importante precedente giuridico che riconosce la legittimità dei centri religiosi e culturali delle comunità islamiche sul territorio italiano. L’associazione Anasr ha espresso soddisfazione per la decisione del Consiglio di Stato, sottolineando l’importanza di difendere il diritto alla libertà di culto e di espressione per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro fede religiosa.
Questa vicenda evidenzia anche la necessità di un dialogo costruttivo e rispettoso tra le istituzioni pubbliche e le comunità religiose, al fine di garantire il rispetto dei diritti costituzionali di tutti i cittadini. Speriamo che questa sentenza possa contribuire a promuovere la convivenza pacifica e la tolleranza religiosa all’interno della società italiana.

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