Fonteno. Ottavia Piana, la speleologa di Adro, è stata intrappolata nell’Abisso Bueno Fonteno dalla tarda serata di sabato 14 dicembre. L’esperta istruttrice speleo bresciana, di 33 anni, era già rimasta imprigionata nella stessa grotta nel luglio del 2023 a causa di una frattura provocata da una caduta a 150 metri di profondità. L’allarme è stato lanciato intorno alle 22.30 di sabato 14 dicembre dai compagni di spedizione che sono riusciti ad uscire dai cunicoli. Sul posto sono intervenuti i tecnici del soccorso alpino speleologico provenienti da sei regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli e Liguria.
Nel pomeriggio di domenica Ottavia Piana è stata raggiunta da due medici, le sue condizioni non destano preoccupazione ma ha riportato traumi alle gambe, al torace e al volto. Il soccorso alpino ha installato una linea telefonica di tre chilometri per comunicare con lei e con i medici. La speleologa è rimasta imprigionata a circa quattro ore dall’uscita nell’intricato percorso sotterraneo, formato da chilometri di cunicoli, forre e passaggi che collegano tutta la parte alta del lago d’Iseo sulla sponda bergamasca.
La grotta di Bueno Fonteno è stata scoperta nel 2006 e si trova nella zona carsica del Sebino, tra il lago d’Endine e quello di Iseo. È formata da cunicoli, gallerie e ambienti sotterranei, laghi, corridoi e canyon, dove l’umidità raggiunge anche il 98% e non è stata ancora esplorata completamente. Si ipotizza che il complesso sistema sotterraneo possa arrivare fino a 50 km di estensione, anche se finora ne sono stati percorsi dagli speleologi solo 19, quelli che riguardano il cosiddetto Abisso Bueno Fonteno.
Sono oltre 100 le grotte finora censite nell’area del Sebino, concentrate nei comuni di Fonteno, Vigolo, Grone, San Fermo, Predore e Tavernola Bergamasca.