La comunità ucraina a Monza è composta da circa un migliaio di cittadini, ai quali si sono aggiunti alcuni profughi che sono arrivati in Italia per sfuggire alla guerra. L’avvocato Agostino D’Antuoni ha avuto un ruolo attivo nell’organizzazione delle spedizioni di soccorso per 207 persone che sono state ospitate da famiglie volontarie ed enti caritativi a Monza.
Molti di loro sono rientrati in Ucraina, altri sono andati in Germania, Polonia e Romania. Attualmente, sono rimaste solo una ventina di famiglie con bambini che ricevono cure al Centro Maria Letizia Verga. Questi veri profughi provengono dai territori occupati, che sono stati rasi al suolo e non hanno più una casa. Nonostante la situazione difficile, molti di loro sono disposti ad adattarsi ai lavori più semplici pur avendo una laurea.
A livello sociale si sono integrati bene, imparando subito l’italiano e i ragazzi vanno a scuola, alcuni sono stati accolti dall’Istituto Olivetti come studenti. Tuttavia, c’è ancora l’incubo dei permessi di soggiorno, che devono essere rinnovati e richiedono tempo e pazienza. Molte persone cercano di convertirsi da profughi a lavoratori a lungo termine, ma le pratiche possono richiedere fino a un anno.
D’Antuoni racconta di un ragazzo ucraino senza fissa dimora che è stato trovato a dormire su una panchina nel Parco e che è stato aiutato a trovare un alloggio e un lavoro in un centro ippico. Non bisogna perdere la volontà di aiutare queste persone in difficoltà, che non hanno più una casa da cui tornare. La solidarietà e l’aiuto concreto sono essenziali per integrare e sostenere queste persone che hanno vissuto situazioni di estrema difficoltà.