La Corte d’Appello di Milano ha confermato la condanna a 24 anni di carcere per Zakaria Atqaoui, già condannato in primo grado per l’omicidio della ex fidanzata Sofia Castelli. La giovane di 20 anni è stata brutalmente uccisa da Atqaoui, che l’ha attesa nascosto in un armadio e poi l’ha accoltellata nel sonno nella sua casa a Cologno Monzese.
La decisione della Corte è stata presa dopo una breve camera di consiglio durante la prima udienza del processo. Sofia Castelli è stata uccisa perché voleva vivere liberamente, tornare padrona della sua vita e delle sue amicizie. Dopo aver chiuso la relazione con Atqaoui, lui ha iniziato a controllarla in modo ossessivo.
Il terribile omicidio è avvenuto mentre Sofia tornava a casa con un’amica dopo una serata in discoteca. Ignara della presenza di Atqaoui nell’armadio di casa sua, la giovane è stata colpita e uccisa nel sonno con un coltello preso dalla cucina. La famiglia di Sofia ha vissuto con grande dolore la perdita della giovane e aveva sperato in una condanna all’ergastolo per l’assassino.
La conferma della condanna a 24 anni di carcere per Zakaria Atqaoui non restituisce la vita di Sofia, ma almeno garantisce una forma di giustizia per la giovane vittima e la sua famiglia. Il femminicidio di Sofia Castelli rimane un tragico esempio della violenza che molte donne devono affrontare ogni giorno.