La Procura della Repubblica e la Polizia di Stato di Busto Arsizio hanno risolto il mistero riguardante il ferimento di un uomo avvenuto il 18 giugno tra viale della Repubblica e via Pastore. Si tratta di un cittadino cileno che viveva in un appartamento in via Pastore con altri due uomini cileni e un’altra donna cilena, tutti fermati in Francia il giorno dopo. Probabilmente facevano tutti parte di una banda di ladri che agiva a livello internazionale.
Il ferito era stato fermato il giorno prima con attrezzi da scasso e un documento falso dalla Polizia Stradale di Busto Arsizio – Olgiate Olona. I poliziotti avevano trovato arnesi da scasso, denaro, refurtiva e documenti di altri tre sudamericani, due uomini e una donna, nel domicilio del fermato. Le indagini hanno permesso di stabilire che questi tre si trovavano a Busto Arsizio immediatamente prima del ferimento e che verosimilmente i due uomini avevano avuto un violento litigio con la vittima, fuggendo subito dopo.
La Polizia ha diramato le ricerche dei tre e dell’auto sulla quale viaggiavano, intercettata in territorio francese il giorno successivo. Uno dei due uomini, cileno anch’egli e a sua volta con una ferita da coltello, è stato arrestato perché destinatario di provvedimenti di cattura per reati predatori emessi dalle Autorità di diversi Stati europei. L’altro uomo e la donna, peruviano lui e cilena lei, sono stati accompagnati al confine e prelevati dai poliziotti del Commissariato di Busto.
I due uomini sono comunque indagati per tentato omicidio, probabilmente scatenato dall’operazione che il giorno precedente aveva portato la Polizia di Stato a scoprire l’appartamento di via Pastore e a sequestrare il profitto e gli strumenti di un’attività predatoria. Le indagini sono ancora in corso, nonostante la reticenza e le contraddizioni dei protagonisti.