Un dirigente della squadra dell’oratorio di Seregno, in Brianza, è stato colpito violentemente alla schiena durante una partita di calcio tra bambini di otto anni a causa di una rissa scoppiata tra i genitori. L’uomo aveva cercato di sedare la situazione, ma ha avuto la peggio ed è stato costretto a sottoporsi a un delicato intervento chirurgico per l’asportazione di un rene e rischiava di perdere anche la milza. Le indagini sono in corso per identificare il responsabile dell’aggressione.

Purtroppo, questi episodi di violenza nell’ambito dello sport non sono rari e spesso coinvolgono i genitori dei giovani atleti. È importante ricordare che lo sport dovrebbe essere un’occasione di divertimento e socializzazione per i ragazzi, e non un’arena di conflitti e violenza.

In un’altra vicenda recente, sessanta persone sono state coinvolte in una rissa tra famiglie rom a Milano, con sei feriti. In un’altra tragica notizia, un vigile del fuoco è stato ucciso da un buttafuori e il padre ha baciato il figlio prima dell’ultimo respiro.

È necessario che tutti, dalle autorità competenti ai genitori, si impegnino per promuovere un clima di rispetto e fair play nello sport e nella vita di tutti i giorni. Solo così potremo evitare che episodi tragici come questi si ripetano.

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