Piercamillo Davigo, ex magistrato del pool di Mani Pulite, è stato condannato a un anno e tre mesi per aver diffuso verbali segreti. Nonostante ciò, Davigo non si pente e rifarebbe tutto nello stesso modo, poiché ritiene che fosse l’unica cosa giusta da fare in quella situazione. Davigo si considera “essenzialmente un uomo d’ordine” e crede nel binomio legge e ordine.

Davigo inizia la sua carriera nel 1978, ma diventa noto al grande pubblico solo nel 1992-94, quando viene formato il pool Mani pulite con Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo e poi Francesco Greco. Dopo lo tsunami, Davigo diventa giudice: prima consigliere in Cassazione e poi presidente di sezione. Diventa anche per un solo anno presidente dell’Associazione nazionale magistrati in una nuova corrente che fonda uscendo da Magistratura Indipendente per dare vita ad Autonomia & Indipendenza assieme a Sebastiano Ardita.

Attualmente, Davigo deve fare i conti con una condanna di primo grado per rivelazione del segreto d’ufficio in merito ai verbali di Piero Amara su una presunta Loggia Ungheria. Il suo difensore, Francesco Borasi, ha già preannunciato appello contro la condanna. Nonostante la situazione, Davigo non si pente delle sue azioni e continua a sostenere la sua visione dell’ordine e della giustizia.

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