Arrestato a Malpensa un foreign fighter italiano, Alessandro Bertolini, rientrato dal Donbass dove combatteva dal 2016. L’uomo è indagato dalla direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova ed era latitante da anni.

Secondo l’accusa, Bertolini avrebbe partecipato ad azioni violente volte a mutare l’ordine costituzionale o violare l’integrità territoriale dell’Ucraina, senza far parte delle forze armate delle parti in conflitto. Le indagini condotte dai carabinieri del Ros di Genova hanno rivelato che il mercenario italiano combatteva a pagamento insieme ad altri latitanti e indagati, tra cui Massimiliano Cavalleri e Gabriele Carugati.

Bertolini è stato arrestato all’aeroporto di Malpensa dopo essere rientrato in Italia. Durante l’interrogatorio di garanzia, ha dichiarato di essere a conoscenza dell’esistenza di un procedimento a suo carico, ma sarebbe stato convinto a tornare a casa anche per motivi familiari.

Il suo avvocato ha dichiarato che è necessario verificare la sua posizione di foreign fighter in un contesto di guerra, in quanto al momento il tipo di reato è caratterizzato da informazioni che non sono ancora disponibili. L’accusa a suo carico riguarda la partecipazione ad azioni violente e di guerra tese al sovvertimento dell’ordine democratico della repubblica del Donbass e il reclutamento di altri soggetti in posizione subordinata. L’avvocato intende anche verificare i rapporti di Bertolini con le milizie russe e filo-russe, al fine di capire se il suo rapporto era informale o formale, poiché ciò potrebbe influire sulla sua difesa.

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