Sabato 1° luglio, i Carabinieri della Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Cremona hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino italiano di 29 anni. L’uomo, che aveva già precedenti di polizia e si trovava agli arresti domiciliari per fabbricazione e detenzione di materiale esplosivo, è stato arrestato presso Palazzo Pignano.

L’arresto di questo individuo risale al 19 dicembre dello scorso anno, quando i Carabinieri di Pandino avevano scoperto una piccola serra con piante di canapa indiana nella sua abitazione. Durante la perquisizione, erano stati trovati anche flaconi contenenti TATP, una sostanza estremamente pericolosa e instabile. Oltre alla marijuana, ai funghi allucinogeni e ad altri oggetti illegali, erano state trovate anche armi artigianali e materiale esplosivo utilizzato per la produzione di petardi e fuochi d’artificio.

Il 7 maggio, durante una nuova perquisizione domiciliare, i Carabinieri avevano trovato una grande quantità di acido nitrico, prodotti chimici vari, armi e nuovamente TATP. Le polveri esplosive erano state fatte esplodere dagli artificieri, mentre il resto del materiale era stato sequestrato. In seguito a questo ritrovamento, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Cremona avevano richiesto e ottenuto un provvedimento di custodia cautelare in carcere, considerando la pericolosità delle azioni compiute dall’uomo.

Nella mattina del 1° luglio, i Carabinieri del Nucleo Investigativo, insieme ai Carabinieri della Compagnia di Crema, agli artificieri del Comando Provinciale Carabinieri di Milano e all’unità cinofila antiesplosivo del Nucleo Cinofili di Orio al Serio, hanno arrestato nuovamente l’uomo e perquisito la sua abitazione. Durante la perquisizione, sono stati trovati e sequestrati prodotti chimici, due stampanti 3D utilizzate per la produzione di armi da fuoco polimeriche, bossoli di vario calibro e un ordigno artigianale composto da un grosso petardo con chiodi e biglie in ferro.

L’uomo è stato successivamente portato presso la caserma Santa Lucia di Cremona e poi trasferito al carcere di Cà del ferro. Al momento, sono in corso ulteriori perizie e analisi sul TATP trovato in grandi quantità a maggio.

Questo arresto dimostra l’importante lavoro svolto dai Carabinieri nel contrastare la produzione e il traffico di materiali esplosivi e armi illegali. Grazie all’operato delle forze dell’ordine, è stato possibile fermare un individuo pericoloso che metteva a rischio la sicurezza della comunità.

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