Ottavia Piana, la speleologa di 31 anni, è stata salvata dagli operatori del Soccorso Alpino dopo essere rimasta bloccata a 150 metri di profondità in una grotta a Fonteno, in provincia di Bergamo. Nonostante le ferite alla gamba, la donna è stata portata in ospedale in elicottero e si trova in buone condizioni fisiche generali. Piana è una socia del gruppo Speleo Cai di Lovere ed è anche un’istruttrice durante le esplorazioni in grotta. Era già stata diverse volte nell’Abisso Bueno Fonteno, come confermano i suoi reportage online, ma questa volta è rimasta bloccata a causa di un infortunio.
Per il salvataggio sono stati coinvolti almeno 60 operatori del Soccorso Alpino e Speleologico della Lombardia, oltre alle delegazioni di Veneto, Trentino, Piemonte ed Emilia-Romagna. La barella che sosteneva Ottavia Piana è stata fatta risalire centimetro dopo centimetro per i 150 metri di profondità. Durante tutto il percorso, la speleologa è stata affiancata dal personale del Soccorso Alpino, in stretto contatto con un medico e un infermiere. Le operazioni di salvataggio sono state ancora più complesse a causa della pioggia che ha reso il passaggio della barella ancora più difficile, considerando anche lo spazio ristretto all’interno della grotta.
A dare l’allarme sono stati i colleghi di Ottavia Piana che si trovavano con lei nella grotta. Uno di loro è uscito per chiedere aiuto, dato che i cellulari non avevano campo all’interno della grotta. Ottavia Piana, segretaria nell’azienda di famiglia ad Adro, è appassionata di speleologia e ha superato un primo corso nel 2016. Durante l’incidente, mentre si arrampicava, la roccia su cui aveva appoggiato un appiglio ha ceduto, facendola cadere per un metro e mezzo e facendo sbattere la gamba contro la parete.
La grotta Bueno Fonteno è considerata “complessa” dal Soccorso Alpino, soprattutto per la presenza di molta acqua. Si estende per circa 35 chilometri e prende il nome da uno degli speleologi che l’ha scoperta nel maggio 2006. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Ottavia Piana è considerata un’esperta e prudente speleologa bergamasca. Per lei, la grotta è come un luogo da esplorare, simile ad andare sulla luna.