Nel recente interrogatorio del processo sulla tragedia ferroviaria di Pioltello, i manager stanno cercando di scaricare le colpe sugli operai di RFI. La verità è che nessuno di loro voleva assumersi la responsabilità di chiudere la linea per diverse ore al fine di riparare il giunto guasto, tenuto insieme da una precaria soletta di legno. Da mesi si sapeva della necessità di questo intervento di manutenzione, ma veniva costantemente rimandato a causa di altri interventi ritenuti prioritari sulla rete lombarda. L’inefficienza nell’organizzazione del lavoro e la carenza di personale, di cui i manager sono responsabili, sono alla base della causa di questa tragedia ferroviaria.

La decisione di interrompere la linea per alcune ore avrebbe dovuto essere presa solo dai dirigenti di RFI e non dagli operai. Probabilmente, per evitare nuove critiche da parte di Trenord o Trenitalia per i continui guasti sulla rete lombarda, l’interruzione della linea veniva costantemente rimandata. Fino al cedimento del giunto e alla tragedia del 25 gennaio 2008, dove persero la vita tre passeggeri e ci furono decine di feriti.

I manager indagati, che ora incolpano gli operai, hanno tutti avuto successo a livello nazionale e due di loro sono diventati addirittura commissari di importanti progetti ferroviari previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Dario Balotta, responsabile dei trasporti di Europa Verde.

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