La Polizia di Varese ha svolto un’operazione di prevenzione nei confronti di un gruppo di attivisti appartenenti al movimento ambientalista “ultima generazione”. Questi avevano organizzato una manifestazione presso il terminal di aviazione generale “Sea prime” di Malpensa, nel contesto della campagna di mobilitazione “non paghiamo il fossile”. Alcuni manifestanti avevano aperto un varco nella recinzione dell’area aeroportuale e si erano introdotti illegalmente all’interno, dirigendosi verso gli spazi di sosta degli aeromobili e incollandosi alla pavimentazione. Altri manifestanti si erano posizionati davanti all’ingresso degli uffici di Sea, imbrattando la facciata dell’immobile con vernice colorata e bloccando le corsie di ingresso e uscita per i veicoli. Per queste ragioni, i manifestanti sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per i reati di danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di cose altrui, in concorso, e resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre, è stata contestata loro la violazione amministrativa in relazione ai divieti di stazionamento o di occupazione di spazi previsti dalla normativa a tutela delle aree interne delle infrastrutture aeroportuali, con intimazione dell’ordine di allontanamento per 48 ore. Il Questore di Varese ha emesso il provvedimento del foglio di via obbligatorio per dodici attivisti, con divieto di ritorno nei Comuni di Ferno e Somma Lombardo, territorio in cui si trova l’aeroporto di Malpensa. I provvedimenti di prevenzione sono stati notificati in ambito nazionale e gli interessati sono stati rintracciati nel corso di ulteriori iniziative di protesta in altre città italiane.

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