La questione dei rifiuti e della nuova raccolta continua a essere un argomento di discussione a Como. La scorsa settimana abbiamo pubblicato una lettera di una cittadina che si lamentava della mancata corretta differenziazione dei rifiuti nel suo condominio, senza però che venissero comminate multe, forse per una questione di decoro urbano. La situazione è diversa ad Albate. Anche qui, dopo il cambiamento delle regole, ci sono stati problemi, ma in questo caso è stata inviata una lettera di richiamo con la minaccia di multe da parte degli agenti accertatori. La nostra lettrice di Albate, M.F., ci scrive per esprimere il suo pensiero al sindaco Rapinese.

La lettera di M.F. critica il sindaco accusandolo di occuparsi solo del centro di Como e di non interessarsi della periferia. La lettrice abita in via Acquanera e, nonostante le segnalazioni fatte negli ultimi mesi, sembra che la situazione sia peggiorata con l’introduzione della nuova raccolta differenziata. Il sindaco continua a ignorare la zona, lasciandola diventare una discarica.

M.F. fa presente al sindaco che anche nella periferia si paga profumatamente la Tari e che, nonostante ciò, è stata inviata una lettera di richiamo minacciando multe. Nonostante i cittadini “non chic” pagheranno le multe a causa dei comportamenti incivili di alcuni, pretendono che i rifiuti vengano comunque rimossi.

La lettera di M.F. esprime la delusione dei cittadini della periferia che si sentono trascurati e non rispettati. Nonostante non siano persone autorevoli o influenti per la città, meritano comunque rispetto. È vergognoso che ci siano queste differenze di trattamento. I cittadini vogliono una città pulita, in ogni sua parte.

M.F. si scusa per lo sfogo, ma sono stanchi di vivere nella sporcizia. La sua conclusione è “che schifo”. È evidente che i cittadini della periferia desiderano un cambiamento e che la situazione dei rifiuti venga risolta al più presto.

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