Il Comune di Bergamo ha l’obiettivo di acquisire l’area di Parcofiera per realizzare il progetto ambientale della Cintura Verde. L’assessore all’Urbanistica, Francesco Valesini, ha risposto a un’interrogazione della consigliera leghista Luisa Pecce riguardo al futuro di quell’area. Si tratta di un’operazione complessa che richiederà del tempo. Il meccanismo è legato alle regole del nuovo Piano di governo del territorio (Pgt). Nel 2010 era stato ideato il metodo della “perequazione” per realizzare la Cintura Verde, ma l’ostacolo era rappresentato dal fatto che la maggior parte dell’area era di proprietà privata. Per acquisire queste aree nel patrimonio pubblico, si era pensato a un sistema: nei 41 ambiti di trasformazione del Pgt 2010, il privato poteva ottenere il 10% dell’edificabilità solo se acquistava una determinata porzione di terreno all’interno della Cintura Verde e la cedeva al Comune. Questo sistema evitava l’esproprio per pubblico interesse, ma era difficile da attuare poiché i proprietari delle aree agricole non erano disposti a venderle. Con il nuovo Pgt, il meccanismo è stato aggiustato. Sulle aree di Parcofiera verrà apposto un minimo di indice edificabile, che servirà solo per l’acquisizione delle aree attraverso questo meccanismo. Sarà fondamentale convincere il proprietario, Parcofiera Spa, a cederla. Se i privati degli altri piani attuativi vorranno realizzare un’edificabilità in aree già edificate e concesse dal piano, dovranno prendere aree da perequare. Il Comune individuerà un’ampia area di 330 mila metri quadrati dove potranno acquistare queste aree. Successivamente, si dovrà trovare un accordo tra l’acquirente e il venditore. Se il privato si opponesse alla cessione, continuerà a possedere l’area inedificata. Se vorrà ridurre le perdite, potrà metterla in vendita per ottenere un guadagno.

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