Quattro incidenti mortali in otto mesi hanno messo in allerta gli abitanti della provincia del Sud-Est Milanese. La strada Cerca e la Sordio-Bettola, che collegano diversi comuni della zona, sono diventate le arterie più pericolose, con numerosi incidenti, alcuni dei quali molto gravi. L’ultimo incidente è avvenuto mercoledì pomeriggio, sulla Cerca, nel tratto di Mediglia, vicino a un vecchio distributore di benzina abbandonato. Nello scontro tra un camion e una Nissan Qashqai, un automobilista di 65 anni di Spino d’Adda ha perso la vita, nonostante i soccorsi tempestivi. A marzo, si sono verificati altri due incidenti mortali: il primo sulla Cerca, a Colturano, che ha coinvolto un automobilista di 55 anni di Pioltello; il secondo sulla Sordio-Bettola, che ha causato la morte di un motociclista melegnanese di soli 19 anni. Lo scorso novembre, sulla Cerca, un motociclista di 60 anni di Mediglia ha perso la vita.
Oltre ai fattori individuali, come l’eccesso di velocità e i sorpassi pericolosi, che possono aumentare i rischi, le due strade provinciali necessitano urgentemente di interventi per garantire la sicurezza. “In accordo con gli enti superiori”, spiega il sindaco di Mediglia, Gianni Fabiano, “stiamo cercando di accelerare le procedure per la realizzazione di due rotatorie sulla Cerca, una a Mediglia, in via Buozzi, l’altra a Tribiano, in via Addetta. Queste rotatorie contribuiranno a garantire maggiore sicurezza lungo una strada che è anche interessata da un significativo flusso di traffico pesante. Le rotatorie interromperanno un tratto rettilineo, dove purtroppo, a volte si corre in modo pericoloso”. Fabiano aggiunge che il progetto esecutivo è già stato approvato e che presto verrà indetta una gara per l’esecuzione dei lavori, il cui costo complessivo, di 2 milioni 200mila euro, sarà finanziato dalla Regione Lombardia.
Qualche mese fa, il sindaco di Colturano, Giulio Guala, aveva lanciato un appello alla Città Metropolitana di Milano, chiedendo un tavolo di confronto con i comuni sul tema delle due strade provinciali. Tra le richieste, c’era anche quella di installare autovelox per scoraggiare l’eccesso di velocità. “Restano sempre validi gli inviti alla prudenza e al rispetto del codice della strada”, conclude Fabiano, facendo un appello al senso di responsabilità dei singoli conducenti.