La rotonda della Faustina: un simbolo immutato nel tempo
Il quartiere della Faustina, a Lodi, è stato testimone di numerosi cambiamenti nel corso degli anni. Case e campi sono diventati cantieri edili e poi nuove abitazioni, il centro commerciale di via Grandi è stato costruito e ora è in fase di demolizione. Tuttavia, nonostante tutte queste modifiche, una cosa è rimasta pressoché identica: la rotonda della Faustina.
Questa rotonda ha subito poche trasformazioni nel corso degli anni. Mentre tutto intorno evolveva, la rotonda rimaneva immutata, come a ricordarci le storie di coloro che l’hanno attraversata nel corso del tempo, incluse quelle degli incidenti più o meno gravi. Ricordo quando ero giovane e un’autocisterna di GPL si ribaltò, fortunatamente senza esplosioni. Ricordo anche l’esplosione della Barloecker e il caos che si creò alla rotonda con i mezzi di soccorso in difficoltà.
Ho visto il quartiere cambiare, ho visto cambiare le amministrazioni comunali e provinciali, ma alcune costanti sono rimaste: la rotonda, i suoi problemi e i suoi pericoli, le proposte per modificarla e la lotta tra Provincia, Comune e Anas per le competenze sulla rotonda. Questa lotta è inutile, poiché gli incidenti continuano a verificarsi, dalle “strusciatine” al ribaltamento delle auto.
Negli ultimi anni ho letto delle modifiche proposte e ho visto cambiare la segnaletica orizzontale, ma nulla è davvero cambiato. Non sembra ci si renda conto che ci sono solo due soluzioni per rendere più sicura la “rotonda della morte”: installare dei semafori o creare un sottopassaggio. Inoltre, sarebbe utile che i due tronconi della pista ciclabile si potessero collegare. Purtroppo, la pista ciclabile di via San Colombano è interrotta proprio dalla pericolosa rotonda della Faustina, rendendo impossibile attraversarla in bicicletta.
Ho visto e percorso il vecchio sovrappasso ferroviario della Bassiana, conosciuto come k2, che è stato abbattuto per creare il sottopassaggio e la rotonda di via Piermarini. Ho visto anche i semafori della Bassiana scomparire. Ma non ho mai visto seri cambiamenti alla rotonda all’ingresso della nostra bella cittadina. Ho assistito alla nascita di comitati per altre rotonde, per il parco Isola Carolina e le problematiche sono state risolte o sono in corso di soluzione. Ma nulla è stato fatto per la rotonda della Faustina. Mi chiedo, è possibile che le amministrazioni non facciano nulla fino a quando non si forma un comitato? È necessario che i cittadini si lamentino costantemente affinché le amministrazioni comunali e provinciali si attivino per risolvere i problemi?
Lodi ha numerosi problemi, come il nodo della piscina Ferrabini, che penalizza i cittadini da anni, o la questione della casa di riposo Santa Chiara. Mi chiedo, se per quasi 50 anni le varie amministrazioni non sono state in grado o non hanno voluto risolvere il problema della viabilità della Faustina, è lecito domandarsi come potranno risolvere gli altri problemi. C’è la volontà di trovare soluzioni o si continuerà a scaricare le responsabilità e le competenze?
Ho visto le amministrazioni mettere pezze qua e là per attenuare i problemi, ma come diceva mio nonno, “si possono mettere pezze per riparare una ruota della bicicletta, ma alla fine bisogna cambiarla”. È possibile che le amministrazioni non siano in grado di cambiare la rotta dei problemi?