Sequestrati beni per oltre un milione di euro a seguito di un’operazione condotta dai Finanzieri del Comando provinciale di Como. Otto persone sono coinvolte in un’indagine per fatture false, accusate di emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Tra gli indagati ci sono due valtellinesi, un uomo di 61 anni di Cosio Valtellino e una donna di 47 anni di Dubino, un 67enne di San Zenone al Lambro, due comaschi, un 60enne con casa a Monguzzo e un 57enne di Dongo, un 54enne di Lecco, un ballabiese di 40 anni e un uomo di 64 anni residente a Perledo.

Le indagini sono partite da una verifica fiscale eseguita dal Nucleo di Polizia Economico-finanziaria, che ha contestato all’azienda, con sede a Dongo e attiva nel settore degli idrocarburi, l’indebita detrazione dell’Imposta sul Valore Aggiunto in relazione a false operazioni di acquisto di cemento e prodotti per l’edilizia. Gli investigatori hanno scoperto che la società avrebbe utilizzato diverse società cartiere italiane e una società svizzera compiacente per svolgere le attività illecite. I reati contestati riguardano un periodo che va dal 2016 al 2021 e coinvolgono anche società di Lecco e Milano.

In seguito al decreto emesso dal Tribunale di Como su richiesta della Procura della Repubblica Lariana, sono stati sequestrati in via preventiva tre immobili dal valore di oltre 200mila euro, oltre a quote societarie e contanti depositati su diversi conti correnti per un totale di oltre 380mila euro. Le indagini proseguiranno per accertare ulteriori responsabilità e scoprire eventuali complici.

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