Ventotto persone senzatetto trovano rifugio a Malpensa, ma in inverno il numero può arrivare anche a cento. La Prefettura si è confrontata con varie istituzioni e associazioni per trovare una soluzione a questa situazione. Il vertice si è tenuto il 28 giugno nella sala consiliare della Provincia di Varese, con la presenza del prefetto Salvatore Pasquariello e di vari rappresentanti delle istituzioni locali. Attualmente, alcuni volontari della Croce Rossa di Gallarate si occupano di queste persone, offrendo loro anche delle alternative alla permanenza in aeroporto.

Lo scopo della riunione era quello di favorire un secondo confronto tra le istituzioni e le associazioni per affrontare il problema dei senzatetto che si rifugiano nella zona aeroportuale. Si è discusso di possibili soluzioni per la gestione degli spazi aeroportuali e per l’accoglienza e l’assistenza dei senzatetto in altri luoghi, al fine di favorire il loro inserimento sociale. Nel mese di giugno erano stati illustrati i problemi di convivenza tra i senzatetto, i passeggeri e gli operatori dell’aeroporto, e si erano descritte le attività svolte per cercare di risolvere il problema.

Durante la riunione odierna, i rappresentanti delle istituzioni hanno dato un importante contributo di idee. L’assessore Bertolè del Comune di Milano ha sottolineato la necessità di trovare una soluzione strutturale e di individuare un organismo che faccia da filtro. L’assessore regionale Lucchini ha illustrato le misure e i fondi disponibili per affrontare la situazione, evidenziando la necessità di intervenire congiuntamente per accogliere e integrare queste persone nella società.

Al termine della riunione è stato costituito un gruppo di lavoro che si riunirà il 2 agosto per allestire un progetto da candidare ai finanziamenti disponibili. L’obiettivo del progetto sarà quello di fornire assistenza e favorire il reinserimento sociale dei senzatetto, eliminando al contempo i problemi di degrado ambientale e di insicurezza per il personale e i viaggiatori dell’aeroporto. Sarà poi previsto un terzo incontro ad ottobre per fare il punto della situazione.

Si è consapevoli della complessità della questione e della necessità di dare risposte continue a queste persone che vivono al di fuori del circuito sociale. La volontà è quella di trovare una soluzione duratura che permetta loro di reinserirsi nella società.

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