Sondrio: Nuovo episodio di violenza in Pronto Soccorso

Nella notte tra mercoledì e giovedì si è verificato un altro episodio di violenza presso il Pronto Soccorso di Sondrio, il terzo in meno di due mesi. Tuttavia, questa volta l’episodio si è svolto al di fuori della struttura sanitaria e il personale non è stato particolarmente coinvolto, a differenza dell’ultima volta in cui è stato aggredito fisicamente da un uomo che è stato poi arrestato.

Il protagonista di questo ultimo episodio è un giovane valtellinese di 25 anni, che è stato portato al Pronto Soccorso dai sanitari del 118. Erano stati chiamati in un bar di Caspoggio dopo che il giovane, in uno stato di forte alterazione dovuta all’abuso di alcol, aveva disturbato i clienti. I medici del Pronto Soccorso lo hanno visitato e, constatando che non aveva bisogno di assistenza medica, ma era semplicemente ubriaco, lo hanno dimesso senza alcuna prescrizione. A quel punto il giovane è andato su tutte le furie, pretendendo dei farmaci. Il personale sanitario ha quindi chiamato i carabinieri.

Quando i militari sono arrivati, hanno accompagnato il giovane fuori dal Pronto Soccorso e lì è avvenuta l’aggressione nei confronti dei carabinieri. Alla fine, il 25enne è stato arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e trattenuto in attesa del processo. Anche in questo caso, come dieci giorni fa, il soggetto violento non era considerato un paziente del Pronto Soccorso e quindi non è stato necessario alcun trattamento o ricovero.

Gli episodi di violenza in Pronto Soccorso sono purtroppo sempre più frequenti e si sta cercando di prendere provvedimenti. Oltre all’attivazione del sistema di chiamata rapida con la Questura, è stata installata la videosorveglianza che consente agli agenti di polizia di verificare in tempo reale la situazione all’interno del Pronto Soccorso in caso di necessità. Inoltre, è prevista l’assunzione di una guardia giurata che regolerà gli accessi e i controlli durante le ore notturne, al fine di tutelare gli operatori sanitari e garantire loro le condizioni ideali per svolgere il loro lavoro di assistenza ai cittadini in situazioni di emergenza.

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