L’aumento dei suicidi in Bergamasca è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Nel 2021 si sono contati 98 casi, il dato più alto dal 2009, secondo uno studio condotto dal Servizio epidemiologico aziendale dell’Ats di Bergamo e dal Centro di studio e ricerca sulla sanità pubblica dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. L’incremento è legato soprattutto a problematiche di natura psichiatrica, riemerse in maniera importante nei mesi successivi alla fase acuta della pandemia.

Nonostante l’età media delle persone che si tolgono la vita sia rimasta nella decade dei cinquantenni, si coglie un aumento soprattutto tra gli uomini. Le richieste di aiuto, invece, crescono in tutte le fasce di età. Alberto Zucchi, direttore del Servizio epidemiologico aziendale dell’Ats, sottolinea la necessità di approfondire l’argomento per comprendere meglio le cause dell’aumento dei suicidi e per trovare soluzioni efficaci per prevenirli.

È importante non sottovalutare il problema della salute mentale e fare in modo che le persone che necessitano di aiuto possano accedere a supporto psicologico e psichiatrico. Solo così si potrà combattere efficacemente l’aumento dei suicidi e proteggere la vita umana.

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