Arresto per l’omicidio di Novati “Tanta ferocia deve far riflettere”
La città di Melegnano è ancora sotto shock per l’omicidio del commercialista Antonio Novati, il cui corpo è stato trovato giovedì sera nelle campagne del Lodigiano. Il professionista di 75 anni è stato trovato morto con numerosi fendenti. La notizia ha sconvolto la comunità, che conosceva Novati come una persona seria e irreprensibile. Tuttavia, la Procura di Lodi ha proceduto al fermo del presunto omicida, Francesco Vailati, un agricoltore di 60 anni di Lodi, la cui casa è stata recentemente venduta all’asta. Novati aveva incontrato Vailati per comunicargli la data in cui avrebbe dovuto lasciare il luogo in cui era nato e cresciuto, il che potrebbe essere il motivo dell’aggressione.
Antonio Novati era molto conosciuto nella città di Melegnano, dove gestiva la contabilità delle parrocchie e delle scuole dell’infanzia. Era una persona corretta e capace di intessere relazioni umane, come lo descrive il responsabile della comunità pastorale di Melegnano, don Mauro Colombo. Il sindaco Vito Bellomo afferma che la città è ancora scossa dall’accaduto e che la famiglia della vittima ha la vicinanza dell’intera comunità.
Anche la città di Vizzolo Predabissi, dove Novati aveva vissuto a lungo con la famiglia, è sconvolta dalla tragica scomparsa dell’anziano professionista. Il sindaco Luisa Salvatori afferma che la comunità si stringe attorno alla famiglia di Novati e che la città spera in una rapida svolta nelle indagini.
Ora si aspetta la data dei funerali per l’ultimo saluto al professionista, che resterà nel ricordo e nella stima di tanti vizzolesi e meleganesi. L’accaduto fa riflettere sulla violenza e sui disagi latenti che possono portare a gesti terribili, anche in persone che sembrano gravate da problemi. Tuttavia, la comunità si unisce per sostenere la famiglia di Novati in questo momento difficile.