A giugno, durante un normale controllo del territorio, una pattuglia della Polizia Locale di Busto ha scoperto una produzione di capi d’abbigliamento illegale. I lavoratori, tutti di origine cinese, lavoravano in condizioni precarie. Per tre di loro è stato disposto il rimpatrio, in quanto clandestini. I titolari dell’attività sono stati denunciati, poiché il laboratorio era stato trasformato anche in un dormitorio di fortuna.
Il Comando della Polizia Locale ha rilasciato un comunicato in cui si spiega che l’operazione è stata condotta dopo aver notato dei movimenti sospetti in un magazzino nel quartiere Sant’Anna. Dopo alcuni giorni di monitoraggio, è stata pianificata un’ispezione più approfondita insieme ai nuclei specializzati di Ats Insubria e del Nil dei Carabinieri di Varese. Durante il controllo, è stato confermato che all’interno dello stabile veniva svolta un’attività di produzione di capi di abbigliamento a basso costo in modo abusivo. I lavoratori, tutti di nazionalità cinese, operavano in condizioni igienico-sanitarie precarie, senza luce solare e con alcune finestre oscurate per nascondere l’attività. Parte dello stabile era stata trasformata in un dormitorio di fortuna e cucina.
Gli operatori hanno immediatamente sospeso l’attività e sequestrato i materiali, tra cui diversi capi d’abbigliamento e una considerevole quantità di prodotti semilavorati. I titolari dell’attività sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per diverse violazioni, tra cui igiene, tutela e sicurezza dei lavoratori, immigrazione ed abusivismo edilizio. Si è sottolineata la collaborazione ricevuta da alcuni cittadini bustocchi di origine cinese, che hanno permesso di comunicare con i lavoratori che non parlavano italiano.
Dopo l’identificazione di tutti i presenti, tre lavoratori sono risultati clandestini e sono stati fotosegnalati presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Varese, dove è stata disposta la loro espulsione dal territorio nazionale.
Il Comando dei Molini Marzoli ha espresso un sincero ringraziamento agli ufficiali e agli agenti per l’attività svolta e i risultati ottenuti, frutto di alta professionalità, passione e disponibilità. Un ringraziamento è stato rivolto anche ad Ats, Carabinieri e Polizia di Stato, senza i quali tali risultati non sarebbero stati possibili. Il Comandante Stefano Lanna ha sottolineato che questi interventi non solo tutelano i singoli lavoratori in condizioni precarie, ma anche le attività economiche, la leale concorrenza del mercato e i consumatori stessi.
Anche l’assessore alla sicurezza, Salvatore Loschiavo, ha espresso soddisfazione e gratitudine per il lavoro svolto dalla Polizia Locale di Busto Arsizio. Ha ringraziato il Comandante e tutto il personale per aver dimostrato una sagacia investigativa superiore alla media, consentendo di portare alla giustizia coloro che alterano la concorrenza e il mercato. Ha sottolineato l’importanza di superare l’antiquata visione della Polizia Locale come un esercito di ausiliari della sosta, riconoscendo il ruolo importante che svolgono nell’ambito della sicurezza urbana.