GALLARATE – Le cabine telefoniche, ormai obsolete e dimenticate, non vengono più utilizzate da nessuno. Nemmeno in caso di emergenza qualcuno si sognerebbe di entrarvi, inserire una moneta e prendere la cornetta. Sono oggetti del passato, sconosciuti e guardati con sospetto dalla Generazione Z, ma rimangono lì a ricordare con nostalgia un’Italia che non esiste più. In quei tempi, si faceva la coda per telefonare, ma forse si stava meglio rispetto alla costante iperconnessione di oggi.

Via le cabine

Tim sta gradualmente rimuovendo le cabine telefoniche dalle strade e dalle piazze italiane. Presto spariranno anche le ultime cabine di Gallarate, quelle rimaste in piazza della stazione a Somma Lombardo e sul lungofiume di Sesto Calende. Sui vetri sporchi, tra pubblicità abusive e manifesti politici anacronistici di “Rivoluzione comunista”, è affisso un cartello che annuncia la rimozione della postazione.

Quante ce ne sono in Italia?

Secondo una stima di due anni fa, in Italia ci sono 18.380 cabine telefoniche, principalmente al Nord, dove si trova il 47,1% del totale. Queste cabine sono presenti solo in 2.720 comuni, il che significa che il 66% dei comuni, ben 5.258, non ha una postazione telefonica pubblica. Questi numeri sono stati diffusi da un giovane gallaratese, Andrea Tempestini, che ha lavorato a un progetto per mappare tutte le cabine telefoniche del Paese. Proprio a Gallarate, un anno fa, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giuseppe De Bernardi Martignoni, ha proposto di trasformare una delle cabine inutilizzate in una casetta dei libri, ma la sua idea è stata ignorata.

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