Inquinamento ambientale: sostanze chimiche pericolose trovate nella falda superficiale di un sito industriale
Un’inchiesta per inquinamento ambientale è stata aperta dalla Procura dopo la scoperta di diverse sostanze chimiche pericolose nella falda superficiale del sito industriale “3,4-Dicloro-benzotrifluoruro”. I vertici dell’azienda Finchimica, tra cui l’amministratore delegato e il responsabile del settore ambientale, sono stati iscritti nel registro degli indagati.
I valori anomali sono stati riscontrati dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpa) durante una visita ispettiva nel 2021. Si tratta di composti chimici che superano i limiti di legge o quelli indicati dall’Istituto Superiore di Sanità fino a cento volte. Tra le sostanze trovate ci sono pesticidi e composti chimici necessari per la loro produzione, come il potente erbicida Trifluranin, vietato dall’Unione Europea dal 2007 per la sua elevata tossicità.
I risultati delle analisi mostrano che i valori di alcune sostanze chimiche superano di gran lunga i limiti consentiti. Ad esempio, per il composto “3,4-Dicloro-benzotrifluoruro” l’Istituto Superiore di Sanità ha fissato un limite di 21 microgrammi al litro, mentre nel piezometro 13 si è arrivati a 1980 microgrammi. Anche per il composto “4-Cloro-benzotrifluoruro” si è superato il limite di 21 microgrammi al litro, arrivando a 1960 microgrammi/litro. Sono state trovate tracce anche di idrocarburi e di sostanze non ancora normate, come il “2,6-Dicloro-4-tirfluorometilalinina”.
L’Arpa ha richiesto all’Istituto Superiore di Sanità di stabilire dei limiti per queste sostanze, ma non ha ancora ottenuto risposta. Sono state trovate tracce di sostanze chimiche anche nella seconda falda, all’interno del perimetro aziendale.
Il Comune ha assicurato che l’acqua potabile non è contaminata e ha promesso di effettuare analisi esterne per verificare se gli inquinanti si siano diffusi oltre il sito industriale. Il caso è stato portato all’attenzione dei ministri dell’Ambiente e della Salute dai deputati di Europa Verde Bonelli e Dori, che hanno presentato un’interrogazione per capire quali azioni verranno intraprese.
Finchimica, in una nota inviata al Corriere, si è dichiarata disponibile a collaborare con le autorità e a procedere alla bonifica del sito. L’inchiesta in corso dovrà fare luce sull’inquinamento e individuare eventuali responsabilità.