La rapina avvenuta nella serata di martedì in una villa di Carimate ha portato all’apertura di un fascicolo da parte della Procura di Como. Le indagini sono state affidate al pubblico ministero Giuseppe Rose e hanno già fatto un primo passo con il sequestro dell’auto utilizzata dai rapinatori per fuggire. Si tratta di una Audi che apparteneva alla coppia vittima del colpo. Dopo aver preso il bottino, i cinque malviventi hanno guidato per poche centinaia di metri fino a una zona in via delle Ginestre, dove hanno abbandonato l’auto e l’hanno data alle fiamme.

Le indagini partono proprio da questo punto, ovvero dal motivo per cui i rapinatori hanno rischiato di essere ripresi o intercettati con quell’auto prima di riuscire a fuggire. Questo aspetto si collega al punto in cui l’auto è stata abbandonata, ovvero in un’area vicina ai sentieri che entrano nel bosco. Una delle ipotesi è che i rapinatori (almeno cinque) siano arrivati alla villa a piedi, aspettando l’arrivo in auto dell’uomo che viveva lì per entrare nella dimora senza dover saltare o introdursi da altri punti. L’aver agito a piedi potrebbe aver dato loro l’opportunità di non avere un’auto con la targa registrata dai sistemi di sorveglianza della zona.

I malviventi potrebbero aver preso l’auto della coppia per raggiungere il punto in cui è stata ritrovata, proprio all’inizio dei sentieri che si addentrano nel bosco. Ma questa è solo una delle ipotesi che gli inquirenti stanno valutando, in un’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cantù.

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