Il Tribunale dei minori ha accolto l’eccezione sollevata dalla difesa di Marco Toffaloni, uno dei presunti esecutori materiali della strage di piazza Loggia del 1974, e si è deciso di tornare in udienza preliminare. Questa decisione comporterà una perdita di alcuni mesi.
L’udienza è iniziata puntualmente alle nove del mattino di giovedì 7 settembre. Dopo venti minuti, i giudici Federico Allegri e Dario Nardi si sono ritirati in camera di consiglio. Un’ora dopo, hanno reso la loro decisione. Come previsto, il dibattimento non ha neanche iniziato a causa dell’eccezione sollevata dalla difesa di Toffaloni.
Toffaloni, legato ai movimenti eversivi di estrema destra e ai camerati bresciani, è stato ritenuto uno dei presunti esecutori materiali della strage di piazza Loggia. Al momento dell’attentato, non aveva ancora compiuto 17 anni ed era fuggito in Svizzera con il nome di Franco Maria Muller. Una foto che è riemersa dagli archivi, lo ritrae in piazza, dietro il cordone di sicurezza, durante la strage.
Il Tribunale ha accolto l’eccezione sollevata dalla difesa di Toffaloni riguardo alla mancanza di firma autentica in relazione all’elezione di domicilio con il precedente legale. Quindi, non si può ritenere con certezza che l’imputato fosse a conoscenza della data di fissazione dell’udienza preliminare e quindi la sua presenza non era garantita. Inoltre, tutte le notifiche successive sono nulle. Quindi, il processo che avrebbe dovuto iniziare è stato annullato.
Le indagini rimangono aperte e si tornerà all’udienza preliminare. Il giudice per le indagini preliminari dovrà fissare una nuova udienza e notificarla personalmente a Toffaloni. Quest’ultimo avrà trenta giorni di tempo per eleggere un domicilio, altrimenti gli atti saranno inviati al suo difensore. Saranno necessari alcuni mesi per correggere questo errore.
Nell’aula del Tribunale, nemmeno il pubblico ministero si è opposto all’eccezione difensiva, riconoscendo i rischi per il processo connessi a questo aspetto. Gli avvocati delle parti offese hanno depositato una memoria evidenziando l’insidiosità di questa eccezione che avrebbe potuto vanificare il lavoro processuale.
Il Tribunale ha ritenuto prudente accogliere l’eccezione e ha sottolineato l’importanza del procedimento e la durata delle indagini preliminari. Quindi, sarà fissata una nuova udienza preliminare e il processo subirà un ritardo di pochi mesi. Nonostante il sacrificio temporale, si ritiene che valga la pena farlo.