La questione Finchimica è stata oggetto di discussione nel Comune di Manerbio. La sicurezza ambientale e la salvaguardia della salute pubblica sono temi molto importanti per la comunità manerbiese e negli ultimi tempi sono state molte le voci che si sono susseguite. Tra queste, spicca la comunicazione da parte del gruppo Conoscere & Partecipare, secondo cui un cittadino aveva richiesto accesso agli atti al Comune di Manerbio nel mese di luglio per informarsi sulla gravità e l’estensione dell’inquinamento in falda rilevato da Arpa, ma la richiesta è stata negata.

Per fare chiarezza su questa situazione, abbiamo deciso di intervistare direttamente il sindaco Paolo Vittorielli. Sono passati due mesi da quando è scoppiato il caso Finchimica, poco dopo il suo insediamento. Possiamo quindi fare un breve riassunto di quanto accaduto?

“Nei primi mesi di quest’anno, l’Agenzia Regionale Arpa ha effettuato dei prelievi di terreno e acqua sia all’interno che all’esterno del perimetro di Finchimica, a scopo di verifica. I risultati di queste analisi sono stati pubblicati lo scorso giugno, pochi giorni dopo il nostro insediamento. I campioni di acqua prelevati all’interno dell’azienda evidenziavano la presenza di agenti inquinanti oltre la soglia di legge. Al contrario, i campioni di acqua prelevati fuori dal perimetro aziendale non mostravano tracce di inquinanti legati all’attività di Finchimica. Successivamente, abbiamo appreso che le prime evidenze di contaminazione risalivano addirittura al 2021 e che i prelievi effettuati da Arpa nel 2023 erano una conseguenza diretta di queste prime evidenze”.

Qual è stata la posizione assunta dall’Amministrazione rispetto a questa situazione?

“Il nostro ordinamento attribuisce alla Provincia, e non al Comune, l’autorità e il potere decisionale riguardo alle questioni ambientali. Tuttavia, sin dall’inizio, questa Amministrazione ha espresso in modo chiaro e deciso la sua posizione a favore della tutela del territorio e della sicurezza dei cittadini. Abbiamo richiesto a Arpa rassicurazioni precise sul fatto che la situazione non comportasse alcun rischio immediato per la salute dei cittadini. Allo stesso tempo, abbiamo sollecitato esplicitamente la Provincia e Arpa a intraprendere tutte le misure necessarie per identificare le cause e l’entità dell’inquinamento, garantendo il pieno supporto dell’Amministrazione nelle operazioni in corso”.

L’intervista completa è disponibile sul numero di ManerbioWeek in edicola.

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