Truffa agli anziani a Milano: la tattica e l’epilogo diverso

Le truffe agli anziani sono purtroppo sempre più frequenti e spesso i malviventi riescono a ottenere ciò che vogliono. Ma questa volta, a Milano, la storia ha avuto un epilogo diverso, con Roma come teatro.
La tattica utilizzata è sempre la stessa: una telefonata a una anziana signora, con la scusa di essere un amico di suo nipote, dicendole che la figlia era stata arrestata dalla polizia postale e che servivano 4mila euro per liberarla. La donna, presa dal panico, ha accettato l’aiuto di un uomo che si era presentato a casa sua e che, minacciando che senza quei soldi la figlia sarebbe rimasta in carcere, si è fatto consegnare tutto l’oro in casa e 360 euro in contanti.
Ma questa volta il destino ha voluto che un poliziotto in borghese del commissariato Viminale fosse vicino a loro. L’uomo si è avvicinato al poliziotto chiedendogli dove potesse trovare un “Compro oro” e mostrandogli alcuni gioielli d’oro. Il poliziotto, insospettito, ha finto di volerlo aiutare e lo ha accompagnato in un negozio, avvisando nel frattempo i colleghi.
Così il 32enne, di origini napoletane, è stato fermato poco dopo in via Gioberti. I poliziotti gli hanno chiesto la provenienza dei gioielli, ma lui non ha saputo dare spiegazioni. Così è stato portato in commissariato, dove sul suo cellulare è stato trovato un video girato il giorno prima, in cui si vedeva l’interno della casa dell’anziana derubata e i gioielli che aveva in tasca.
La donna, dopo aver fornito la descrizione dell’uomo e dei suoi preziosi, ha riconosciuto il 32enne come l’autore dell’estorsione. L’autorità giudiziaria ha convalidato la custodia cautelare in carcere per l’uomo, indiziato del reato di estorsione aggravata.
Questa volta, quindi, gli anziani hanno avuto la loro rivincita contro i truffatori, grazie all’intervento tempestivo e coraggioso del poliziotto che ha sventato il crimine. È importante che gli anziani siano informati su queste truffe e sappiano come difendersi, ma è altrettanto fondamentale che le forze dell’ordine siano pronte ad intervenire e a proteggere i più vulnerabili. Solo così potremo combattere con successo questa piaga sociale e garantire la sicurezza di tutti.

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