Mercoledì 20 settembre 2023 è stata presentata una richiesta di condanna a otto anni di reclusione per i due collaboratori di giustizia Vittorio Foschini e Salvatore Pace. Si ritiene che abbiano fornito supporto morale e materiale all’organizzazione dell’omicidio di Umberto Mormile, educatore del carcere di Opera, ucciso dalla ‘ndrangheta l’11 aprile 1990 a Carpiano. Mormile, che all’epoca aveva 36 anni, viveva a Montanaso Lombardo con la direttrice del carcere di Lodi Armida Miserere, che si è poi suicidata 13 anni dopo nel carcere di Sulmona, dove era diventata direttore. La figlia Daniela Mormile, la sorella Nunzia e il fratello Stefano si sono costituiti parte civile e sono rappresentati dall’avvocato Fabio Repici. Il verdetto è atteso per il 2 febbraio. I boss della ‘ndrangheta Antonio Papalia e Franco Coco Trovato sono già stati condannati come mandanti dell’assassinio, insieme agli esecutori materiali Antonio Schettini, Antonino Cuzzola e Domenico Papalia. In questo terzo processo, la ricostruzione accusatoria sostiene anche l’ipotesi che il delitto sia stato commissionato da “ambienti dei servizi segreti”, che avrebbero chiesto agli esecutori anche una telefonata di rivendicazione come “Falange armata”. Mormile avrebbe pagato con la vita la sua scelta di non favorire membri della criminalità organizzata concedendo permessi premio.
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