Una donna di 75 anni è morta a causa delle complicanze dopo essere caduta dal letto durante il suo ricovero in ospedale. Il medico responsabile è stato condannato a sei mesi di pena sospesa, mentre le due infermiere che l’assistevano sono state rinviate a giudizio.
La sentenza è stata pronunciata oggi dal Gup del Tribunale di Busto Arsizio. I fatti risalgono al 16 luglio 2016, quando la donna, affetta da un grave decadimento cognitivo, era ricoverata nel reparto di medicina d’urgenza dell’ospedale di Legnano.
La 75enne non avrebbe dovuto alzarsi dal letto, poiché il rischio di caduta con conseguenze gravi era elevato. Il medico è stato condannato per non aver valutato correttamente questo rischio. La paziente si è alzata dal letto e ha fatto una brutta caduta, che ha causato la sua morte l’8 agosto successivo. Durante l’incidente probatorio è stato stabilito che la caduta è stata una concausa del decesso.
Le due infermiere in servizio quella notte sono state rinviate a giudizio perché, nonostante avessero trovato la donna in piedi, non hanno segnalato il fatto al medico di guardia, evitando così che fossero prese misure adeguate per proteggere la paziente.
Questo caso evidenzia l’importanza della vigilanza e della comunicazione tra il personale sanitario durante il ricovero dei pazienti. È fondamentale che i medici e le infermiere valutino attentamente i rischi e adottino le misure necessarie per garantire la sicurezza dei pazienti. Ogni caduta può avere conseguenze gravi, soprattutto per le persone anziane o con problemi di salute.
Speriamo che questo processo e la conseguente sentenza servano come monito per tutti gli operatori sanitari, affinché prestino sempre la massima attenzione e cura ai pazienti che hanno in carico. La vita delle persone è nelle loro mani e devono agire con responsabilità e professionalità.