“Un’animale ferito e ucciso: la lettera che denuncia l’incidente sulla SP31”

La storia di Cinzia Maestrali, una donna di Saronno, è diventata virale sui social media dopo aver pubblicato una lettera in cui racconta un triste episodio accaduto il 23 settembre. Quella sera, Cinzia aveva chiamato i soccorsi dopo aver investito un cervo lungo la strada SP31, tra Rovello Porro e Saronno. Nella sua lettera, Cinzia immagina i pensieri dell’animale e si chiede cosa sia successo dopo l’incidente e perché il cervo sia stato abbattuto anziché curato.

Lo scontro con un’auto, una Golf, è avvenuto poco dopo le 22 del 23 settembre. L’auto e l’animale sono rimasti feriti, con il conducente illeso. Altri automobilisti si sono fermati e tra di loro c’era anche Cinzia Maestrali, che ha chiamato il 112 per chiedere aiuto.

Il primo problema che si è presentato è stato quello della competenza territoriale. Questo tratto di strada si estende su tre comuni e tre province, quindi i soccorsi sono stati gestiti da diversi enti. I Vigili del fuoco di Lazzate sono stati i primi a intervenire, seguiti dai carabinieri di Lomazzo e dalla Polizia provinciale di Monza e Brianza. Tuttavia, il luogo dell’incidente si trovava a Rovello Porro, quindi la responsabilità è passata alla Polizia provinciale di Como, competente per la fauna selvatica. Secondo la lettera di Maestrali, la Polizia di Como non è mai arrivata perché sembra non essere disponibile di notte.

Alla fine, sono arrivate le Guardie Ecologiche di Como, armate di fucile. I presenti hanno cercato di difendere l’animale, ma alla fine sono stati allontanati e l’animale è stato abbattuto.

Il giorno successivo, Cinzia Maestrali ha chiamato l’Oasi del WWF, pensando che l’animale fosse stato portato lì per le cure. Tuttavia, gli operatori non sapevano nulla dell’animale.

Si è scoperto che l’animale era stato abbattuto durante la notte su disposizione di un veterinario dell’ATS Insubria. Il veterinario avrebbe diagnosticato una lesione alla zampa e un grave trauma cranico causato dall’incidente. Questa ferita “invisibile” all’esterno avrebbe causato all’animale una forte sofferenza e spiegherebbe il suo comportamento anomalo di rimanere accovacciato sul posto nonostante le sirene, le luci e le persone.

Questa spiegazione non è sufficiente per placare l’indignazione che è esplosa sui social media. I militanti del Movimento Centopercentoanimalisti hanno definito il comportamento degli agenti della Polizia provinciale scorretto e hanno sottolineato l’importanza di soccorrere e curare gli animali anziché ucciderli.

Questa storia ha suscitato molte reazioni e non sono escluse proteste sul luogo dell’incidente nelle prossime settimane.

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