La città di Bergamo è stata recentemente colpita da un caso di demolizione che ha suscitato molte polemiche. Lo scorso agosto, sono stati abbattuti due edifici nel quartiere Conca d’Oro per far posto a due nuovi edifici residenziali di lusso. Nonostante le autorizzazioni fossero state concesse, il soprintendente Luca Rinaldi ha definito l’abbattimento un “vero delitto”, affermando che uno degli edifici era una palazzina liberty costruita nel 1910.

L’architetto incaricato del progetto, Leonardo Togni, ha invece dichiarato che si trattava di una palazzina di stile neoclassico sopralzata, senza alcuna rilevanza storica o architettonica. Togni ha sottolineato che la Soprintendenza aveva dato parere positivo al progetto e che la documentazione presentata dimostrava che l’edificio era stato rimaneggiato negli anni ’50.

La questione sollevata da Rinaldi riguarda la mancanza di strumenti urbanistici adeguati per salvaguardare il patrimonio edilizio di Bergamo. La città è conosciuta per il suo Festival dell’Architettura e per i Maestri del Paesaggio, ma sembra che manchi una reale comprensione e tutela dell’architettura dell’Ottocento e del primo Novecento.

Nonostante le polemiche, i due nuovi edifici sorgeranno nel quartiere Conca d’Oro e saranno messi in vendita a un prezzo elevato. La demolizione ha suscitato indignazione tra i cittadini e ha sollevato interrogativi sul futuro dell’architettura storica di Bergamo. Sembra che la città debba fare di più per preservare il suo patrimonio edilizio e per promuovere una migliore comprensione e tutela dell’architettura storica.

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