Una notte di follia si è trasformata in una tragedia familiare. Una violenta lite tra un uomo e la sua compagna è finita a coltellate, con la donna che è stata colpita al collo e la figlia, intervenuta per cercare di evitare il peggio, che è stata raggiunta all’addome. I carabinieri hanno arrestato il capofamiglia, un uomo di 50 anni di origini kosovare, per tentato omicidio. Le due vittime, di nazionalità ucraina, sono in prognosi riservata ma non sono in pericolo di vita: la madre è stata ricoverata al San Gerardo di Monza, mentre la figlia è stata portata al Niguarda di Milano. I litigi erano all’ordine del giorno in quella famiglia, che viveva in una villetta in via Casati, vicino al cimitero cittadino. Secondo amici delle donne, ormai vivevano separati in casa a causa della violenza dell’uomo. Ieri, mentre cercavano il loro gatto scomparso durante il trambusto, sono state aiutate anche dai vicini di casa, che apprezzano le due ucraine e condividono la loro passione per gli animali. I litigi erano frequenti, ma mai come ieri sera, quando la situazione è degenerata. L’allarme è scattato poco dopo l’una di notte, facendo intervenire i carabinieri, i vigili del fuoco, le ambulanze e persino l’elisoccorso. L’elicottero ha sorvolato la zona, attirando l’attenzione dei cittadini. Tuttavia, non è stato necessario trasportare pazienti, poiché le due donne sono state portate in ambulanza all’ospedale. I carabinieri hanno transennato la zona per tenere lontani i curiosi e si sono diretti all’abitazione, dove hanno trovato l’uomo fuori dalla porta ad attenderli. Su ordine del magistrato di turno, il pm Alessandro Pepè, è stato arrestato e portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida. L’uomo ha già precedenti specifici e sarà difeso dall’avvocato Enrico Colombo, nominato d’ufficio.

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