Il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, si è mostrato visibilmente indignato per la presenza di uno dei destinatari dei provvedimenti di Daspo ancora in giro per la città. Cassani si chiede quale senso abbiano questi provvedimenti se chi viene colpito da essi può continuare a frequentare le strade della città. I provvedimenti riguardano due uomini, il primo dei quali è stato protagonista di numerosi episodi di ubriachezza e atti contrari alla pubblica decenza, mentre il secondo è stato ritenuto responsabile di vari reati contro il patrimonio, agendo in modo aggressivo e minaccioso. Per entrambi è stato emanato un divieto di ritorno per due anni da Gallarate e un divieto di accesso alle aree urbane per sei mesi. Il sindaco ha dichiarato di aver appreso dei provvedimenti dalla stampa anziché attraverso una comunicazione istituzionale e ha evidenziato il fatto che uno dei destinatari era ancora presente in piazza Libertà nel pomeriggio, come se nulla fosse accaduto. Questo atteggiamento rischia di minare l’efficacia dei Daspo come strumento legislativo per allontanare chi si rende responsabile di condotte moleste nei confronti dei cittadini e per ripristinare il decoro negli spazi urbani.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui