Il 25 ottobre sta per arrivare e una famiglia di Legnano si troverà senza casa. Eriselda e suo marito Eduard, di origini albanesi, sono stati cacciati dalla loro abitazione senza sapere dove andare. Una storia triste, ma purtroppo comune in questi tempi difficili.
Eriselda e Eduard sono arrivati in Italia molti anni fa, lei quando era ancora una bambina e lui nel 2002. Si sono sposati nel 2014 e hanno preso la cittadinanza italiana, stabilendosi a Legnano. Purtroppo, hanno perso una delle loro due figlie gemelle a causa di una malattia grave quando aveva solo due anni. L’altra bambina, che oggi ha 5 anni, soffre di crisi epilettiche da alcuni mesi.
La gestione della figlia malata ha portato la coppia a cercare aiuto dalle istituzioni. Dopo molte difficoltà, grazie all’intervento del Tribunale dei Minori, è stata loro assegnata una casa a Cerro Maggiore. Ma ora, senza preavviso, quella casa è stata venduta e devono andarsene entro il 25 ottobre. Non sanno dove andare né come risolvere questa situazione.
Il marito di Eriselda lavora a Varese e si sposta con i mezzi pubblici ogni mattina. Lei, invece, ha subito un grave infortunio al braccio a seguito di un incidente stradale e al momento non può lavorare. Hanno cercato case in affitto o altri posti dove andare, ma non hanno trovato soluzioni adeguate. Si sono iscritti alle liste del Comune di Legnano e dell’Aler, ma le proposte che hanno ricevuto non sono accettabili.
La famiglia sta cercando una soluzione anche nel settore privato e si è messa in contatto con l’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Legnano. Tuttavia, il tempo stringe e il 25 ottobre si avvicina. È necessario trovare una soluzione per evitare che tre persone si trovino senza un tetto.
Questa situazione mette in luce l’emergenza abitativa che si sta vivendo nell’Alto Milanese. È necessario che venga creata un’Agenzia per l’Abitare che possa affrontare questa problematica e trovare soluzioni adeguate per le famiglie che si trovano in difficoltà.
È triste sentire storie come quella di Eriselda e Eduard, che si trovano senza casa e senza una soluzione in vista. Speriamo che le istituzioni e la comunità possano intervenire per offrire loro un aiuto concreto e trovare una soluzione abitativa stabile. Nessuna famiglia dovrebbe trovarsi in questa situazione, soprattutto quando si tratta di genitori con figli malati.