Mercoledì pomeriggio si terrà un incontro presso la sala Besta della Bps di Sondrio, nel quale Cristian Copes parlerà della fine del governo grigione e dell’avvento di Napoleone in Valchiavenna. L’evento fa parte del ciclo “La nascita della Valtellina moderna. Dall’età napoleonica al Congresso di Vienna (1797-1815)”, organizzato dagli Amici della biblioteca Rajna di Sondrio, dalla biblioteca Rajna e dal Comune di Sondrio in ricordo dello storico Sandro Massera.

Copes anticipa una parte del suo intervento, parlando dell’indipendenza della Valtellina dai Grigioni e della sua unione alla Repubblica Cisalpina, controllata dai Francesi. Dopo i voti espressi dai comuni a favore del generale Napoleone Bonaparte, nel giugno del 1797 fu proclamata l’indipendenza della Valtellina dai Grigioni e la sua unione alla Repubblica Cisalpina. Successivamente, anche Chiavenna e Piuro aderirono all’unione, mentre la Val San Giacomo e il comune di Villa in Bregaglia furono costretti a farlo nonostante fossero favorevoli alla Repubblica delle Tre Leghe.

L’atto di indipendenza fu affisso sui muri di Chiavenna, con cui “il libero e sovrano popolo della provincia di Chiavenna” annunciava la sua indipendenza “alle rigenerate nazioni dell’Europa”. In seguito, il podestà Giovan Antonio Held di Zizers e il suo luogotenente furono destituiti dalle loro cariche, così come il commissario di Chiavenna Pietro Bäder di Maladers. Nonostante gli incontri tra Napoleone e il deputato della Repubblica delle Tre Leghe Gaudenzio Planta di Samedan per il mantenimento nei Grigioni della Valchiavenna e Valtellina, Napoleone pretendeva che il nuovo Stato diventasse un Paese satellite della Francia, contro la volontà del partito aristocratico dei Salis e rischiando di compromettere i buoni rapporti che i Grigioni avevano instaurato con l’Austria e la Svizzera.

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