Maya Papotti, operatrice di Azione contro la fame, è finalmente riuscita a lasciare la Striscia di Gaza dopo mesi di lavoro e di terribile crisi. Nonostante il sollievo per la sua salvezza, Maya è preoccupata per il resto del team e per la popolazione rimasti a Gaza. Dopo aver vissuto sulla propria pelle la situazione di estrema difficoltà, Maya e i suoi colleghi hanno una chiara visione della risposta umanitaria che deve essere attivata al più presto.

L’associazione Azione contro la Fame è costantemente in contatto con Maya e la sua famiglia, collaborando con le autorità per garantire la sua sicurezza. Nonostante la sua partenza, l’associazione non dimentica coloro che sono ancora a Gaza, cercando di sopravvivere tra le bombe e le difficoltà quotidiane. Le condizioni sono estremamente dure e la sicurezza di queste persone rimane una grande preoccupazione.

Il personale di Azione contro la Fame continua a lavorare senza sosta per fornire assistenza umanitaria a Gaza, quando è possibile farlo in sicurezza. L’obiettivo è quello di aumentare la risposta umanitaria attraverso la collaborazione con le diverse agenzie presenti sul territorio. L’associazione chiede la fine di tutte le violenze contro i civili e un immediato cessate il fuoco, oltre all’aumento dell’assistenza umanitaria a Gaza.

Maya Papotti è una volontaria impegnata da molti anni nelle organizzazioni non governative. Dopo aver lavorato con Greenpeace ad Amsterdam, si è trasferita in Sierra Leone per operare sul campo. Ha lavorato anche con Emergency in diverse parti del mondo. Attualmente, Maya è impegnata nella Striscia di Gaza con l’ONG Azione contro la fame, che si occupa di portare acqua, cibo e medicinali alle persone colpite nei Territori palestinesi occupati.

La notizia della sua salvezza è stata comunicata alla famiglia di Maya, che ha vissuto giorni di angoscia senza poter comunicare direttamente con lei. Grazie alla vicinanza e alle costanti informazioni fornite dall’ONG, la famiglia era a conoscenza della sua sicurezza nel compound delle Nazioni Unite. Non aggiungiamo altro, è un momento molto particolare per loro.

È importante continuare a seguire da vicino la situazione a Gaza e a sostenere le organizzazioni umanitarie che lavorano senza sosta per portare aiuto a coloro che ne hanno bisogno. Solo attraverso la collaborazione e la solidarietà possiamo sperare di migliorare la situazione e garantire un futuro migliore per la popolazione di Gaza.

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