Il 11 marzo scorso, nel centro di Luino, si sono verificati dei fatti molto violenti che hanno portato all’accusa di estorsione, sequestro di persona, lesioni gravi e spaccio per due uomini, rispettivamente di 36 e 35 anni. Le vittime di questo episodio sono un ragazzo italiano di 27 anni e un giovane tunisino di 19 anni. Secondo le accuse, i due imputati avrebbero costretto le vittime a spogliarsi e a subire perquisizioni all’interno di un appartamento, alla ricerca di dosi di cocaina sparite. Durante l’aggressione, le vittime sono state picchiate e minacciate con un coltello e una pistola puntati alla tempia. Il giovane tunisino ha riportato gravi ferite, tra cui una frattura al naso e traumi alla testa, che gli hanno causato una prognosi di trenta giorni. I carabinieri hanno inoltre trovato circa settanta grammi di cocaina all’interno dell’appartamento. Oggi, martedì 7 novembre, il caso è stato portato in tribunale a Varese, dove i due imputati hanno partecipato all’udienza preliminare del processo. I loro avvocati hanno chiesto al giudice di poter accedere al rito abbreviato, che permette uno sconto di pena in caso di condanna. Inoltre, è stata richiesta l’attenuazione della misura di custodia cautelare, con la possibilità di passare dagli arresti in carcere agli arresti domiciliari presso parenti. Durante la loro detenzione, i due imputati hanno iniziato un percorso di recupero con il Sert e ora dovranno attendere metà dicembre per conoscere la decisione del giudice sulla strada processuale che seguirà il procedimento a loro carico.

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