Scandalo nell’associazione “Uniti per la provincia di Cremona”: verdetti per gli imputati coinvolti nel furto di fondi destinati alla lotta al Covid. Dopo la condanna di Renato Crotti, presidente dell’associazione, lo scorso anno, questa settimana è toccato ai suoi complici comparire davanti al giudice.
Attilio Mazzetti, ex gestore di locali, è stato rinviato a giudizio e il processo è fissato per il prossimo 20 febbraio. Il rappresentante Cristiano Bozzoli, invece, ha patteggiato una pena di un anno, due mesi e venti giorni di carcere e una multa di 546 euro, con pena sospesa.
Il ruolo di Bozzoli, secondo i giudici, era quello di prendere i soldi e metterli sul conto corrente della sua società, la Syrious, attiva nella vendita e installazione di caldaie. Tuttavia, il direttore della banca di Codogno si era insospettito delle elevate somme di denaro e aveva avvertito la Guardia di Finanza, dando il via all’inchiesta.
Bozzoli aveva cercato di giustificare l’entrata di denaro con la vendita di pasti caldi, ma l’indagine ha svelato la verità. Nonostante ciò, Bozzoli ha patteggiato la sua pena e ha lasciato il processo venerdì scorso.
Tuttavia, l’avvocato Pier Antonio Vailati, difensore di Mazzetti, è stato coinvolto in uno strascico del caso. Vailati aveva cercato di corrompere Bozzoli, offrendogli denaro e minacciandolo, ma senza successo. Bozzoli aveva rivelato tutto e l’avvocato è stato condannato a sei mesi di reclusione, con pena sospesa. Vailati si proclama innocente e presenterà un ricorso.
Altri verdetti riguardano le due donne che si sono alternate sentimentalmente accanto ad Attilio Mazzetti. Entrambe sono state condannate a tre anni e quattro mesi di reclusione per riciclaggio e faranno appello per evitare il carcere. Nicoleta Vreme aveva ricevuto 2.400 euro sul suo conto corrente da un conto bulgaro intestato a Mazzetti, mentre Anna Tommaseo aveva ricevuto 6.850 euro sempre da un conto bulgaro e da uno inglese di Mazzetti.
Questo scandalo ha scosso profondamente la comunità cremonese, che aveva contribuito generosamente alla raccolta fondi per combattere il Covid. È importante che i colpevoli vengano puniti e che si ripristini la fiducia nella solidarietà e nell’aiuto reciproco durante questi tempi difficili.