Quasi 100 incidenti nei primi sei mesi del 2023 a Parabiago: è questo il bilancio tracciato dall’amministrazione comunale in occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada di domenica 19 novembre. Un bilancio parziale, considerando che riguarda solo gli incidenti per i quali è intervenuta la Polizia Locale e non tiene conto di quelli rilevati dalle altre Forze dell’Ordine, ma anche il primo realmente comparabile con i dati pre-pandemia: nonostante la proroga dello smart working fino a fine anno per alcune categorie, infatti, nel 2023 la circolazione è tornata a pieno regime, con 41.254.240 veicoli passati da Parabiago da gennaio ad ottobre contro i 7.913.306 dell’intero 2022.
Nei 99 incidenti registrati dalla Polizia Locale da gennaio a giugno sono state coinvolte in tutto 209 persone: 172 ne sono uscite illese, ma ci sono stati 36 feriti – di cui 11 con prognosi tra 10 e 25 giorni e due con prognosi superiore a 25 giorni – e purtroppo anche una vittima. Nel 2019 i sinistri nei primi sei mesi dell’anno erano stati 110, con 68 feriti di cui 14 con prognosi tra i 10 e i 25 giorni e sei con prognosi di oltre 25 giorni. Dei 99 incidenti registrati, 27 hanno coinvolto l’utenza debole della strada, con 9 feriti tra i ciclisti, 4 tra i motociclisti e 3 tra i pedoni.
A provocare più della metà dei sinistri (50) e dei feriti (21), sono stati l’eccesso di velocità, che ha causato 34 incidenti di cui 11 con feriti per un totale di 15 persone che hanno riportato lesioni, il cambiamento di direzione o di corsia e in generale le manovre, che hanno provocato 9 incidenti e un ferito, la mancata precedenza, che ha dato origine nelle sue varie declinazioni a 17 sinistri, di cui 10 con feriti. Le zone più a rischio, invece, si sono rivelate viale Lombardia con 17 incidenti, viale Sempione con 10, via Matteotti con 9, via S.Maria con 6, via Spagliardi e via Foscolo con 5 e via Butti e Piazza della Vittoria con 4.
Numeri che Piazza della Vittoria vuole trasformare in una campagna di sensibilizzazione proprio in occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada. Per farlo, nella serata di venerdì 17 novembre il Comando di Polizia Locale, in sinergia con i Comandi dell’Asse del Sempione, ha dato vita ad un’operazione di controllo partita da piazza della Vittoria, con utilizzo anche dell’etilometro per effettuare l’alcoltest. Lunedì 20, invece, il comandante Angelo Imperatori incontrerà in biblioteca i ragazzi dell’Istituto Maggiolini: nel corso della mattina i ragazzi, ai quali si chiederà di condividere l’esperienza con familiari e amici in veste di ambasciatori della sicurezza stradale, saranno protagonisti provando a camminare tra birilli stradali con occhiali che simulano lo stato di visibilità e reazione quando si assumono sostanze stupefacenti o alcol e ascolteranno la testimonianze di familiari di vittime della strada.
“Preservare la propria vita e quella degli altri quando si è alla guida di qualsiasi mezzo – sottolinea il sindaco Raffaele Cucchi – è un dovere che spesso dimentichiamo e come amministrazione non ci stancheremo mai di scuotere gli animi intorno all’importanza di rispettare il codice della strada, di evitare l’uso del cellulare quando si guida o l’elevata velocità, i sorpassi azzardati o fingere di dimenticare la cintura di sicurezza, così come il casco se si viaggia in moto. Nel tempo noto e apprezzo una crescente collaborazione delle scuole, sensibili all’educazione stradale verso i ragazzi, ma anche sono grato alle persone che hanno perso un familiare sulla strada e che, nonostante il dolore al ricordo, diventano testimoni importanti e ambasciatori del “che non succeda ad altri”: in particolar modo quest’anno vorrei ringraziare la consigliera Stefania Zerbini che parlerà ai ragazzi del Maggiolini. I dati sull’incidentalità del primo semestre 2023 ci dicono che sensibilizzare e controllare previene molto i sinistri, soprattutto perché si richiama costantemente alla responsabilità di ciascuno”.
“La Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada – aggiunge l’assessore alla Sicurezza Barbara Benedettelli – diventa importante e incisiva soprattutto per chi rimane. Ricordiamo che sopravvivere al dolore di un familiare mancato a causa di un sinistro stradale è come essere condannati all’ergastolo del dolore. Vittime della strada, infatti, non sono solo le persone che non ci sono più, ma lo sono anche i familiari che restano. Per questo ritengo importante che queste persone incontrino i nostri ragazzi: perché ci ricordino con la loro testimonianza di essere responsabili della propria vita e della vita degli altri, di non sottovalutare, non essere superficiali quando si tratta di mettersi alla guida di un veicolo o semplicemente in bicicletta e, ancora, a piedi, mentre si attraversa un semaforo magari rosso. Se esiste il codice della strada va rispettato, dietro ci sono riflessioni, studi e dati elaborati nel tempo, per impedire che vi siano vittime. A tal proposito siamo lieti di verificare che le azioni attivate dall’amministrazione rilevano una contrazione generale dei sinistri, anche se non ci stancheremo mai di ricordare che il primo responsabile di un corretto comportamento stradale, siamo noi stessi”.