San Giuliano Milanese, 22 novembre – Assunta Bianco, sorella di Antonia, ha scritto una toccante lettera di sostegno ad Elena Cecchettin, sorella di Giulia, uccisa dal suo ex fidanzato. Nella lettera, Assunta esprime la sua vicinanza e la sua solidarietà nella lotta contro i femminicidi, dicendo “non una in più, basta femminicidi”. Assunta conosce bene il dolore di perdere una sorella per mano di un uomo e si impegna affinché nessun’altra donna debba subire lo stesso destino.
Il messaggio di Assunta sottolinea l’importanza di combattere insieme per porre fine alla violenza sulle donne, indipendentemente dall’età o dalla nazionalità. Fa riferimento al caso di sua sorella, che aveva denunciato più volte il suo stalker, ma è stata comunque uccisa. Assunta ha lottato duramente per ottenere giustizia per la sorella e per i suoi tre figli, ma non ha ancora ricevuto alcun risarcimento, né economico né psicologico. Nonostante le difficoltà, Assunta incoraggia Elena a non arrendersi e a continuare a combattere per Giulia e per tutte le donne.
La storia di Antonia Bianco è tragica. Antonia, di origini italo-argentine, è stata uccisa il 13 febbraio 2012 dal suo ex compagno a San Giuliano Milanese. È stata colpita con una stilettata che le ha perforato il cuore, uccidendola istantaneamente. Antonia lasciò tre figli, di cui uno avuto proprio con l’assassino. La sorella di Antonia ha intrapreso un lungo percorso giudiziario per cercare di tenere il bambino con sé.
La morte di Giulia Cecchettin, una giovane di 22 anni di Vigonovo, ha suscitato un’ondata di commozione. È stata uccisa dal suo ex fidanzato con coltellate violente. La sorella Elena ha avviato una campagna di sensibilizzazione per combattere la violenza sulle donne. Assunta, che ha vissuto una situazione simile, comprende le difficoltà che Elena sta affrontando e la rassicura dicendo che la colpa non è di chi subisce la violenza, ma di chi la perpetra.
È importante che la società si mobiliti per porre fine a questa violenza inaccettabile. Nessuna donna dovrebbe mai perdere la vita per mano di un uomo. La solidarietà e il sostegno tra le donne sono fondamentali per far sentire alle vittime che non sono sole e per combattere insieme questa battaglia.