Dopo un’indagine condotta dagli agenti della Squadra Investigativa del commissariato Centro, sono state arrestate tre persone, due serbi e un italiano, per un ingente furto avvenuto nel mese di ottobre 2022 in via Rovello. Per il quarto indagato, un cittadino croato, è stato invece emesso il divieto di dimora a Milano. Le persone arrestate sono sospettate di aver commesso otto furti nel centro di Milano tra ottobre 2022 e aprile 2023.

L’attività investigativa è iniziata dopo un furto avvenuto in via Rovello, dove sono stati rubati beni per oltre 100mila euro, tra cui un orologio Cartier Panthere del valore di circa 9mila euro e diversi gioielli di grande valore. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso uno dei due ladri mentre scalava l’edificio per raggiungere il primo piano, mentre l’altro faceva da palo in strada. Dopo aver visionato le immagini, la polizia è riuscita a risalire agli spostamenti dei due fino a un’auto BMW parcheggiata in Foro Buonaparte. L’utilizzatore dell’auto è risultato essere il 22enne italiano legato al campo nomadi di via Monte Bisbino, che si è rivelato essere il principale sospettato dell’indagine.

Gli investigatori sono riusciti a individuare l’auto e a seguire il gruppo di ladri durante tutti i successivi furti. Nel corso dei mesi successivi sono stati commessi altri furti in varie vie di Milano, tra cui via Mameli, via Eleuterio, via Lipari e via MacMahon. In quest’ultimo caso è emerso che un cittadino cinese aveva fornito al gruppo informazioni sulla presenza di una ingente somma di denaro a casa di un connazionale.

L’indagine è stata condotta attraverso l’analisi dei filmati di videosorveglianza, sia comunali che privati, e l’utilizzo di intercettazioni telematiche, ambientali e l’analisi dei tabulati telefonici. Al momento risulta irreperibile un cittadino serbo di 28 anni, che verrà sottoposto alla misura del divieto di dimora a Milano.

Gli arresti sono stati effettuati in alcuni campi nomadi a Milano e a Bollate, coinvolgendo circa trenta agenti del commissariato Centro, con l’aiuto del personale del commissariato Quarto Oggiaro e della stazione dei carabinieri di Corbetta, oltre a una squadra del Reparto Mobile di Milano.

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