Due negozi della catena Leroy Merlin, situati ad Assago e Rozzano in provincia di Milano, sono stati oggetto di due raid oggi. Un terzo raid è stato invece sventato a Corsico, dove il negozio è stato chiuso anticipatamente. Secondo fonti vicine all’azienda, i responsabili sarebbero stati i membri del sindacato Si Cobas, circa sessanta persone che hanno riempito carrelli con la merce, distrutto prodotti e danneggiato gli scaffali, oltre ad aver aggredito verbalmente i dipendenti e i clienti.

Secondo l’azienda, negli ultimi 40 giorni, Leroy Merlin ha subito più di trenta attacchi su 15 dei suoi negozi, a partire dal momento in cui ha annunciato la rescissione del contratto con la società Iron Log, che gestisce il centro di distribuzione di Castel San Giovanni (Piacenza). Domani i due negozi vandalizzati oggi a Milano non apriranno.

Proprio oggi, Leroy Merlin ha confermato la sua intenzione di rescindere il contratto con Iron Log e chiudere il deposito di Castel San Giovanni, che attualmente impiega circa 350 lavoratori. Anche il tavolo di discussione convocato oggi tra i sindacati (Si Cobas, Usb e Fit Cisl) e l’azienda è stato infruttuoso. Leroy Merlin ha ribadito la sua intenzione di ricollocare solo 80 lavoratori nel sito di Mantova, con condizioni che i sindacati considerano peggiorative.

In una nota, Leroy Merlin ha accusato uno dei sindacati (Si Cobas) di promuovere scioperi che causano disagi e danni ai clienti, ai fornitori e ai lavoratori. Il sindacato chiamato in causa ha risposto che lo sciopero è l’unico strumento che i lavoratori hanno per difendere il loro posto di lavoro. Leroy Merlin non ha cambiato la sua intenzione di chiudere, come annunciato il 26 ottobre, e se i lavoratori non avessero scioperato, il loro piano sarebbe già stato messo in atto.

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