Tiziana Morandi, una donna di 47 anni, è stata condannata a 16 anni e cinque mesi di carcere per aver drogato e derubato una decina di uomini. Questi uomini avevano un’età compresa tra i 28 e gli 84 anni. La donna è stata soprannominata “la mantide della Brianza” a causa dei suoi stratagemmi per avvicinare le vittime e somministrare loro sostanze stupefacenti. I reati contestati includono rapina, lesioni, uso indebito di carte di credito e violazione delle leggi sugli stupefacenti.

Il processo si è svolto in primo grado al tribunale di Monza, presieduto dal giudice Patrizia Gallucci. Durante il processo, la donna non ha mostrato alcuna reazione alla sentenza. La sua difesa, rappresentata dall’avvocato Angelo Leone, ha annunciato che presenterà un appello. L’unica parte civile coinvolta nel procedimento è stata un uomo di 28 anni di Trezzo sull’Adda, che dopo aver bevuto qualcosa con la donna, si è schiantato con l’auto contro un muro.

Le indagini sono iniziate nell’agosto del 2021, quando un uomo di 83 anni di Roncello è stato trovato incosciente in casa dal figlio. In ospedale, è emerso che aveva benzodiazepine nel sangue e che gli erano stati rubati una collana e l’anello nuziale. Altri due anziani dello stesso paese avevano subito la stessa sorte. Successivamente, sono emersi altri casi che coinvolgevano uomini più giovani, che la donna avrebbe contattato tramite social network o con la scusa di raccolte benefiche. Tutti questi uomini avevano accusato malori o torpori dopo aver trascorso del tempo con la donna.

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