Il sistema di depurazione di Uniacque, l’azienda che gestisce i servizi idrici nel territorio bergamasco, è stato premiato da Arera, l’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente, con un riconoscimento di qualità del valore di un milione e 700mila euro. Questo premio è stato assegnato per tre indicatori: le interruzioni del servizio, lo smaltimento dei fanghi in discarica e la qualità dell’acqua depurata. In particolare, i risultati raggiunti in quest’ultimo ambito hanno contribuito alla maggior parte della somma riconosciuta.

Questa notizia è particolarmente significativa se si considera che a livello nazionale la situazione dei servizi di depurazione è molto difficile. L’Italia ha subito due procedure d’infrazione da parte della Commissione Europea per gli agglomerati urbani privi di servizi di depurazione, non essendo stata rispettata la scadenza del 31 dicembre 2005 fissata dalla Direttiva europea. Quasi vent’anni dopo, il sistema fognario nazionale non è ancora in regola.

Uniacque è stata fondata nel 2007 e ha ereditato una situazione complessa, con una distribuzione frammentata dei servizi di depurazione. Tuttavia, grazie a sforzi importanti, l’azienda è riuscita a adeguarsi alle normative richieste, realizzando i collettori e adeguando gli impianti di depurazione non conformi. Pur essendoci ancora molto lavoro da fare, Uniacque è riuscita ad uscire dalle procedure di infrazione.

In un periodo in cui l’emergenza idrica diventa sempre più pressante, l’acqua di qualità proveniente dai depuratori offre grandi opportunità, soprattutto per l’agricoltura. I depuratori si compongono di una linea per le acque reflue, in cui il refluo inquinato entra e esce pulito, e una linea per i fanghi, in cui la biomassa batterica in eccesso viene resa compatibile con il recupero. L’acqua depurata viene reimmessa nel sistema idrico, mentre i fanghi possono essere utilizzati come fertilizzante in agricoltura o inviati al termovalorizzatore per produrre energia e calore.

La difficoltà principale nel trattare i terminali non depurati riguarda la posizione di queste unità abitative, spesso situate in zone isolate e montane. Tuttavia, negli ultimi anni, si è assistito all’abbandono dei piccoli depuratori obsoleti e delle fosse Imhoff, preferendo il collettamento delle frazioni a impianti centralizzati.

In conclusione, nonostante le difficoltà, Uniacque è riuscita a garantire un servizio di depurazione di qualità nel territorio bergamasco, ricevendo un importante riconoscimento da parte di Arera. Questo dimostra che, nonostante la situazione critica a livello nazionale, è possibile raggiungere gli standard richiesti e offrire opportunità anche in un periodo di emergenza idrica.

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